Le case discografiche a volte sono davvero strane. Riescono a imporre sul mercato cd live, video,
greatest hits di gruppi per i quali, chi è dotato di un palato un po' fine non spenderebbe una lira.
Solo ora la Cinevox si è decisa ad accontentare tutti i fans, Dario Argento e tutto il filone horror
in generale, pubblicando un "doppio best" di questo gruppo innovativo, non solo nel panorama prog-rock
italiano ma anche e soprattutto nel campo cinematografico, perché è stato capace di elevare la musica
da normale accompagnamento sonoro a componente indispensabile di un film, mettendo in risalto in una
scena i momenti di suspance e creando atmosfere da incubo. Il doppio cd è servito in una bellissima confezione
in "digipack" priva però di libretto illustrativo. A ciò si è cercato di supplire con una foto dei Goblin ai tempi
di "Profondo rosso" e una bellissima recensione di Claudio Fuiano. Come si può evincere dal titolo, il doppio cd
è la prima di due edizioni dedicate alla musica di questo fantastico gruppo, dalle origini ai giorni nostri.
Il primo cd è dedicato a Dario Argento ("regista", infatti non è stato incluso alcun brano dal film "Zombi")
e s'intitola The Dario Argento & Goblin music Legacy e contiene un'esauriente raccolta di successi
scritti per il regista nella memorabile decade dal 1975, l'anno di Profondo rosso al 1984, l'anno di Phenomena, periodo in cui il gruppo e il regista
hanno lavorato in perfetta armonia. Il secondo cd contiene la testimonianza di una delle rare esibizioni dal vivo del quartetto romano e s'intitola The Goblin archive
treasury: live concert 1979 world premiere recording, disco che sarebbe dovuto uscire venti anni fa. Questo
cd sebbene rappresenti una vera chicca per i fans più sfegatati, è a mio avviso una mezza delusione. Il
concerto non ha l'impatto e la carica caratteristici dei live concert, l'acustica è pessima, l'incisione
è così così. I Goblin dal vivo si schierano con Agostino "l'indemoniato" Marangolo alla batteria e alle
percussioni (per la verità solo un campanaccio); Antonio Marangolo al sax in Aquaman, Snip-Snap e Le Cascate
di Viridiana, Fabio Pignatelli al basso, Massimo Morante, voce in Mark il Bagarozzo, La Notte, Opera Magnifica,
Un ragazzo d'argento, chitarra elettrica e chitarra acustica; Claudio Simonetti alle tastiere (dal vivo non ha
mai usato l'organo Hammond, ma una tastiera che lo riproduce fedelmente).
In Aquaman la chitarra elettrica e le tastiere si sentono malissimo; bellissimo invece Snip-Snap che ha una durata
doppia rispetto al brano in studio, gli strumenti sono ben bilanciati, con largo spazio alla creatività di Simonetti
e Tony Marangolo. L'intro di Profondo rosso è lo stesso di Wild session: il brano è privo di mordente, non riesce a
creare le atmosfere oniriche che conosciamo. Con l'apporto di un secondo tastierista il brano avrebbe reso molto meglio.
Bellissimo invece lo strumentale Le cascate di Viridiana, mentre nei brani cantati la voce di Morante non rende come in studio
(ascoltare soprattutto Un ragazzo d'argento per credere).
Un disco, sia pur con pregi e difetti, che non deve assolutamente mancare nella discografia degli aficionados.
Attendiamo con trepidazione l'uscita del vol. 2 a completamento di una definitiva enciclopedia della "galassia Goblin"!!!!
Cara Cinevox, a quando l'uscita di un video?
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