FORMAZIONE:Agostino Marangolo (batteria, voce, tutte le percussioni), Massimo Morante (chitarra elettrica
e acustica, Buzuki, voce in Witch), Fabio Pignatelli (basso Fender, Precision senza tasti & Rickenbacker, tabla,
chitarra acustica, voce), Claudio Simonetti (Mellotron archi, organo di chiesa & cori, organo Elka, violini
Logan, celesta, piano elettrico & acustico, Minimoog, Moog System 55, voce in Suspiria).
Il sassofono su "Black Forest" e stato suonato da Antonio Marangolo.
Suspiria fu senza dubbio la più impegnativa collaborazione dei Goblin con Argento, con il quale hanno
avuto un rapporto molto lungo ed intenso. Dario aiutò il gruppo a staccarsi dalle loro radici rock per
approdare alla magia degli effetti trattati in studio e dei suoni registrati a bassa o ad alta velocità:
i Goblin fecero arrivare da Londra uno speciale Moog già impiegato da Keith Emerson, il gigantesco MOOG SYSTEM 1000 con un ingegnere per la programmazione!!!
E' stata anche la prima volta che i Goblin hanno utilizzato un computer come "sequencer", la cui impronta si nota in particolar
modo nel brano Markos, unito al solito Mellotron e all'organo da chiesa.
Hanno sperimentato inoltre nuovi strumenti quali il buzuki e la tabla per scandire i tempi del carillon nel brano omonimo. Ago Marangolo poté
utilizzare strumentazioni particolari senza limitazioni di sorta.
Dario voleva un tipo di composizione che richiamasse la stregoneria del Medioevo: dopo alcune settimane di ricerca fra le musiche più antiche, una
signora greca, Irene Malatesta, che lavorava come "promoter" nella Cinevox, propose loro per scherzo una
vecchia nenia con un testo in latino, da collocarsi tra il 1500 e il 1600 e intitolata "Le tre streghe
sull'albero", molto simile al risultato finale del tema principale del film Suspiria. Argento ne rimase
talmente entusiasta che accettò di buon grado la loro proposta.
I Goblin avevano inciso su nastro alcuni provini, alla "Kraftwerk" come voleva il regista, prima che iniziassero le riprese del film, che prestarono
ad Argento. Il risultato entusiasmò Dario a tal punto che durante le riprese girava con il sottofondo di
questi provini per creare la giusta tensione emotiva tra gli attori.
In sede di realizzazione finale però, in sala di registrazione, il gruppo stravolse completamente tutte le composizioni.
Il disco vendette 400.000 copie e, come del resto il film stesso, conseguì il maggior successo in Giappone, ricalcando in questo la sorte di Profondo rosso.
Suspiria non ha quindi pareggiato le vendite di Profondo rosso, però la musica non aveva nessuna pretesa commerciale.
Era musica sperimentale finalizzata alla pellicola senza fini né "musicali", né commerciali.
E' la colonna sonora più rappresentativa, più bella dei Goblin: uno stile di musica ineguagliabile, un genere inclassificabile che rimane ancora oggi a sé stante.
Per questi motivi è la colonna sonora che ha comportato uno sforzo produttivo molto ingente.
In occasione del 20° anniversario dell'uscita di Suspiria la Cinevox rimasterizza la colonna sonora ripescando dagli archivi quattro brani inediti per la gioia dei collezionisti: Suspiria per celesta e campane varie; il tema principale
con in sottofondo la narrazione riguardo la storia della scuola di danza e della sua fondatrice, la strega Elena Markos,
un'introduzione del tema di Suspiria e una alternate version di Markos.
Mai come in questo caso musica e immagini risultano così inseparabili.
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