Personnel:
Massimo Morante: Guitar
Claudio Simonetti: Keyboards
Maurizio Guarini: Keyboards
Bruno Previtali: Bass
Titta Tani: Drums
Ecco la testimonianza in formato dvd dei due concerti che i New Goblin hanno tenuto all'auditorium Club Città di Kawasaki il 4 e il 5 novembre del 2011 durante l'Italian Progressive Rock Festival (che si è svolto dal 4 al 7 novembre e nel quale hanno preso parte anche gli Osanna, il Balletto Di Bronzo, la PFM, The Trip, Arti e Mestieri) in cui i Nostri hanno riproposto tutti i brani classici, dai più recenti come Non ho sonno, agli episodi di primissima produzione, tra i quali Profondo rosso, Suspiria, Roller, Mad Puppet.
I New Goblin sono stati sicuramente la grande attrazione e, i loro concerti, i momenti più "partecipati" dell'avvenimento. Inizia lo spettacolo! Il momento è magico! Si spengono le luci! L'"infervoramento" del pubblico raggiunge il suo acme!
Dà fuoco alle polveri il lugubre Intro New Goblin (esempio sopraffino di mix sonoro di voci dall'aldilà, campane a morto, volo di pipistrelli, urla strazianti e di atmosfere plumbee e sotterranee, che abbracciano morbidamente il pubblico e il gruppo), che prepara l'attacco del brano più recente della scaletta, Magic Thriller, irruente e tumultuoso, seguito dal primo brano classico, l'arcano Mad Puppet.
Dopo Dr. Frankenstein, ebbro di suspence misteriose, che sembrano evocare presenze malvage che incombono minacciose, ecco Roller: dopo un incipit avvolto da atmosfere sinistre ed inquietanti, ecco librarsi la chitarra di Max Morante in un riff viscerale ed intenso. L'organo da cattedrale di Simonetti richiama mondi oltretombali ed estatici; basso e batteria incalzano demoniaci. Superbo l'assolo di chitarra di Max.
A tanto capolavoro segue ...E suono rock. Dopo un inizio un pò in sordina, in cui fluttua una scintillante melodia di sassofono, il brano decolla fino ad esplodere in tutta la sua potenza. Azione e velocità creano un turbine di energia incontrollabile.
Non ho sonno e Death Farm, l'espressione suprema della versatilità musicale della band, precedono Goblin, brano lungo, gradevole, raffinato, mai stucchevole, all'insegna di un rock progressive classico/romantico. Nella parte lenta i synths tessono una delle più vellutate e toccanti melodie di sempre.
L'alba dei morti viventi, crea un clima dai connotati sinistri, sull'onda dei fraseggi da brivido di chitarra e tastiere e dalla pulsazione lenta ed ossessiva della base ritmica Tani/Previtali.
Zombi è trascinante e selvaggio, e Suspiria, brano ricco di spunti geniali, unisce una tra le più ardite sperimentazioni d'avanguardia ai dettami del rock progressive.
I Nostri hanno proposto una scaletta identica in entrambi gli spettacoli, ma l'ultimo di questi è stato caratterizzato da un paio di bis: Zaratozom, dalla corazza heavy, robusto più che mai e Aquaman, brano colto, destinato a rimanere uno dei più grandi pezzi new age: dopo un inizio pregno di armonie leggiadre di chitarra acustica e tastiere, il brano cresce piano piano fino a sfociare in un assolo di chitarra ricco di evoluzioni spettacolari.
Dopo Tenebre, preceduto da un simpatico sketch di Claudio e Phenomena, "perturbato" da un ronzio di mosche, la nenia infantile School At Night prepara l'ingresso di Profondo Rosso, il capolavoro per antonomasia dei Goblin: si raggiunge l'apice dell'orgasmo.
Musicisti eruditi, dotati di una superba padronanza dello strumento, con un prelibato gusto per le sculture sonore pop-rock progressive, intrise di sonorità heavy ed innaffiate da "gocce" elettroniche, i New Goblin si confermano grandissimi.
I pezzi sono a dir poco perfetti, eseguiti con un notevole dispiego di tecnica e con grande passione, anche perché i Nostri sono esaltati da un pubblico competente e in delirio per tutta la durata dei due concerti.
Per i fans un dvd imperdibile!!!
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