Amethystium è progetto musicale creato nell'estate del 1998, dietro cui si cela la mente del tastierista norvegese Øystein Ramfjord.
L'idea è quella di proporre una musica elettronica non magniloquente alla Tangerine Dream, o alla Mark Shreeve, ma più intima e raccolta.
Le atmosfere che si ricavano dalle cinque tracce di questo EP, punteggiate da percussioni etniche, sono dense e intense, mistico-religiose, a tratti ultra-eteree, create da strati di flauti "nativi americani", canti gregoriani e profondi cori etnici.
I temi musicali solcano trionfali sulla scia di Vangelis, Enigma, Synaesthesia, Delerium, Enya, Deep Forest, Kitaro, ecc.
Ilona, il brano di apertura, è caratterizzato da in "intro" oscuro con profondi cori femminili, flauti "nativi americani" e percussioni etniche.
Arcane voices è un brano enigmatico, ritmato, caratterizzato da accordi paradisiaci, una sorta di liturgia gregoriana che tesse un'atmosfera profumata e ammaliante, tendente all'estasi immanente.
Calantha ha un "intro" arcano, ma nei secondi successivi la melodia accorata dei cori di ragazzi inglesi e gli accordi celestiali dei flauti "nativi americani" creano un'atmosfera sognante e cristallina.
Meadowland è un brano melodioso, ebbro di spiritualità new age, speziato anch'esso da flauti "nativi americani".
Autumn interlude ha un inizio molto rilassante con cori soffici, piano e flauti.
Intorno ai 2:40 il brano è propulso da fluidi castelli ritmici di basso e percussioni, per poi ritornare sui suoi passi. Le liriche derivano da un poema intitolato "Stellar Dice", scritto da Steven Hewitt.
Cinque acquerelli elettronici di non facile e scontata commerciabilità.
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