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AGOSTINO MARANGOLO
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BIOGRAFIA/BIOGRAPHY
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Agostino Marangolo è nato a Catania il 25.6.1953, sotto il segno del cancro.
Sua madre suona tuttora il pianoforte, mentre suo padre è stato batterista per diletto e uno dei più grandi avvocati penalisti di Acireale (Catania).
Il fratello Antonio suona il pianoforte, il sax tenore e soprano; lo zio, Francesco Pennisi, morto nel 2001, è da considerare uno dei maggiori musicisti di musica contemporanea, il cugino e figlio di Francesco, Carlo Pennisi, è stato il chitarrista dei Goblin e dei Libra, oggi prolifico musicista di fama internazionale.
Gli altri fratelli di sua madre sono stimati pittori di professione.
Il nostro ha cominciato ad appassionarsi alla batteria all'età di 11 anni.
Dopo aver suonato in alcuni gruppetti di amici e parenti, Ago e il fratello riescono a far capire al padre di avere intenzioni serie con la musica. L'ambiente certo non è dei migliori. Capelli lunghi+metropoli=droga+violenza.
Quando il padre capisce che la Sicilia non è l'ambiente ideale perché una rock band possa emergere, riesce a metterli in contatto con un produttore della RCA nel '69, che dà loro l'opportunità di formare il gruppo Flea on the honey (Antonio, Agostino e il cugino Carlo Pennisi, che è stato il produttore di Paola Turci, e Fabio Pignatelli), incidendo l'album omonimo nel '70 e Topi o uomini del '73.
Nel '75, dopo aver inciso l'album omonimo con gli Etna, in un locale romano frequentato assiduamente dai "nostri", Ago conosce Walter Martino, Claudio Simonetti e Massimo Morante.
Egli si unisce al gruppo durante la registrazione di Profondo Rosso, in sostituzione di Martino. E' accolto con molto entusiasmo, diviene subito amico di Pignatelli, anch'egli appassionato di jazz-rock; gli altri Goblin sono invece orientati verso il rock progressivo dei Genesis e degli Yes.
Agostino suona e inserisce qualche idea nel brano Death dies. Dopo aver inciso pietre miliari, una dietro l'altra, nel campo delle colonne sonore (Suspiria, Zombi), i Goblin fanno un grosso fiasco con l'album "Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark".
Si comincia a litigare sulla direzione da prendere, Marangolo e Pignatelli vogliono continuare a comporre musica da film, mentre Simonetti ha preferito andarsene per conto suo.
A questo punto Ago, suo fratello, Pennisi e Guarini incidono Patrick, Buio Omega e Contamination.
Il fratello Tony, poi incide Notturno e St. Helene, ma ormai i Goblin non ci sono più. Ago si unisce nel 1980 ai Perigeo, gruppo jazz rock, assieme a Pennisi (chitarra), al leader Giovanni Tommaso, e Danilo Re (piano); partecipa all'incisione della colonna sonora di "L'aldilà" di Lucio Fulci per Fabrio Frizzi e va in tournée con Alberto Fortis. Successivamente intraprende una soddisfacente carriera di session man.
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DAY BY DAY
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Label : |
Deltavideo |
Anno pubblicazione : |
2001 |
Valutazione : |
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Rarità : |
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Lista dei brani/Tracks list
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01 Day by Day
02 Waterloo
03 Goodbye Weather
04 Jaz no Jaz
05 New Love
06 Fiesta Loca
07 Miriam
08 Lucky Star
09 Ordine disordine
10 Salsa Verde
11 Nadeen
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La recensione/The review
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Agostino Marangolo Drums/Bass on Day By Day
Carlo Pennisi progr. Keyb. Perc. Bass/Guitar
Antonio Marangolo Sax Soprano
Stefano Di Battista Sax Alto - Soprano
Massimo De Divitiis Vocal
Pierluca Bonfrate Vocal
Rocco Zifarelli Guitar
Gigi De Rienzo Bass
Fabio Pignatelli Bass
Pippo Matino Bass
Lorenzo Feliciati Bass
Pierpaolo Principato Keyboards - el. piano
Berger Campos Percussion
Massimo Sinceri Bass-stick, mixage, production
Da sempre batterista (ma anche pianista e bassista!!!!!!!!) instancabile, capace di dividersi tra più fronti, Agostino Marangolo è considerato uno dei massimi emblemi della musica colta italiana: oltre ad essere il batterista storico dei Goblin e apprezzato session man, debutta da solista con "Day by Day".
Atmosfere mediterranee, punteggiate da percussioni etniche (New Love), suoni suggestivi, ardite linee ritmiche e ipervirtuosi solismi pianistici jazzati (Fiesta Loca) con ospiti riverenti, da Fabio Pignatelli a Pino Matino, da Rocco Zifarelli a Carlo Pennisi, tanto per citarne alcuni.
Un cd in cui il Maestro Marangolo spazia dal sacro al profano.
Imperdibile.
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Agostino Marangolo a Torino nel 1996
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Agostino Marangolo ed il fan Roberto Attanasio a Torino nel 1996
Foto con dedica per il fan Roberto Attanasio
Antonio Marangolo
Agostino Marangolo a Torino nel 2002
Agostino Marangolo alla batteria a Torino nel 2002
Agostino Marangolo parla con il pubblico
Agostino Marangolo on drums
Da sinistra: Antonio Marangolo, il fan Roberto Attanasio e Agostino Marangolo
Agostino Marangolo e il gentile amico Marco Bertuzzi a Imola il 7 giugno 2003
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Demetrio Cutrupi |
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