Prolifico, attivo e sempre originale. A pochissima distanza dall’elettrizzante Antade, Federico Fasce torna in pista con un nuovo lavoro.
Una volta si diceva: "il difficile terzo album, il traguardo in sui si svelano le vere potenzialità di un artista..."
Ebbene, 3 è opera imponente, senza ombra di dubbio il lavoro più ambizioso concepito da Federico Fasce, disco in cui il “nostro” distilla una mole sterminata di idee.
Gli ingredienti del suo stile sono sempre inconfondibili: la musica classica, la musica da chiesa, il rock progressive.
Nei trentun minuti circa di 3 si compie forse la maturazione definitiva dell'artista genovese: infatti, rispetto ai precedenti dischi è subentrata una struttura narrativa più solida.
Il disco contiene sette brani, fra cui Sky, la chilometrica suite di quasi 14 minuti che apre il cd, un mosaico di monologhi strumentali ora arcani, ora rockeggianti, ora cristallini, ora delicati.
In Il Tempio, caratterizzato da una struttura minimale, un sequencer incalza ipnotico e martellante.
In Flowers, Federico rispolvera le sue influenze classiche, ma eccelle soprattutto nell’affresco drammatico di Mondo Virtuale, per conferire pathos e mistero alla cornucopia delle linee melodiche.
Piccola Suite in Do m è costituita di due parti: la prima è eroica, epica, la seconda è caratterizzata da una dimessa introspezione… sembra quasi che l‘artista voglia sfuggire alle gesta imponenti compiute nella prima parte.
3 è un album in cui l’artista si dimostra capace di convincere a fondo, deciso a muoversi in altre direzioni, dando all’album una dimensione onirica che gli permette di decollare finalmente nel modo giusto.
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