FEDERICO FASCE
 
BIOGRAFIA/BIOGRAPHY
Federico Fasce è nato a Genova il 20 aprile 1959.
Ha studiato chitarra classica col maestro Carlo Palladino.
Ha suonato in diversi gruppi di stampo rock progressive anni ’70 strizzando l’occhiolino agli E. L. & P. Contemporaneamente ha studiato armonia e composizione.
Ha partecipato ad alcuni concorsi di composizione classica sia in Italia che all’estero, ottenendo buoni piazzamenti. Ha sempre suonato il basso, nelle piccole band che ha formato, pur avendo un’impostazione classica.
Attualmente la sua strumentazione è composta: Synth e basso Yamaha; tre chitarre classiche Raimundo, Ovation, Yamaha, chitarra folk Eko e una chitarra 12 corde Ibanez.
Usa vari programmi midi su Pentium III che monta una scheda soundblaster live.
L’effetto "piano" è creato dal synth Yamaha, collegato in MIDI al computer; inoltre ha usato due tracce per il piano, una con la voce "Grand Piano" e l'altra con la voce "Bright Piano", creando un suono più accattivante.

 
FEDERICO FASCE
Label : Videoradio
Anno pubblicazione : 2001
Valutazione :
Rarità :
 
Lista dei brani/Tracks list
01 ALFA
02 D
03 DANZA DEGLI SPIRITI NERI
04 EMOTIONS
05 TRIANGLE
06 RITORNA
07 ACTION
08 AUTUNNO
09 ESCAPE
10 SUNSET
11 PLANETS
La recensione/The review
Il disco, uscito per l’etichetta milanese Videoradio, contiene undici grandi affreschi fantastici con le abbaglianti tempere del piano e con i più sfumati colori crepuscolari e dark del synth. È un’opera che si propone di compendiare la passione e, mi permetto, il feticismo, per la musica classica, new age, prog-rock ed elettronica del "nostro", tastierista (autodidatta per sua stessa ammissione) genovese. Fasce si dimostra formidabile a speziare di atmosfere notturne brani di chiaro stampo classicheggiante. Si parte con Alfa, con un delicato ed armonioso tappeto pianistico, poche note ma sapientemente curate, a cui si aggiunge uno strato di basso synth dal suono vivo e corposo. Ecco che entra in scena il sintetizzatore con sovraincisioni di melodie semplici che ci prendono per mano nel cuore della musica facendoci addentrare nel più profondo universo che è dentro di noi; segue D, brano per solo pianoforte, uno dei timbri più antichi, rivisitato digitalmente, che ricorda vagamente una delle variazioni "bachiane" di Goldberg. Danza degli spiriti neri lambisce territori horror, traboccante di fervore panico, mentre Emotions, esempio di ortografia pianistica e tappezzato da suoni elettronici "steveroachiani", è pervaso da un certo pessimismo: ognuno nasce con un proprio destino inesorabile, contro il quale nulla è possibile. Triangle è puntellato da una trama ritmica molto ardita sulla quale armonie fluttuanti avvolgono la nostra mente; Ritorna barbaglia di colori corruschi e di linee melodiche magicamente poetiche, atmosfere aurorali e profili celestiali. Il brano più progressive del disco è Action, sorretto a tratti da tastiere dettagliatamente emersoniane; il brano più elettronico è Escape, propulso da un ritmo scalpitante. Autunno ha un piglio più drammatico con un’enfasi sulla melodia. Sunset è un altro nobile episodio timbrato da atmosfere fiammeggianti. Conclude il cd Planets, caratterizzato da uno slancio verso luminescenze lunari dischiuse con eleganza dal pianismo funambolico di Federico capace di distillare di suadenza meravigliosa momenti più arcani.
 
 
Spalancate le porte della vostra anima, e predisponetevi a provare le caleidoscopiche sensazioni, che da questo meraviglioso compendio di stili, si possono ricavare.
Demetrio Cutrupi