IL FANTASTICO VIAGGIO DEL BAGAROZZO MARK
Label : Cinevox
Anno pubblicazione : 1978/2001
Valutazione :
Rarità :
 
Lista dei brani
01 MARK IL BAGAROZZO 5:00
02 LE CASCATE DI VIRIDIANA 5:45
03 TERRA DI GOBLIN 4:35
04 UN RAGAZZO D'ARGENTO 4.43
05 LA DANZA 5:17
06 OPERA MAGNIFICA 3:55
07 NOTTE 2:45
08 ...E SUONO ROCK 4:33
09 NON HO SONNO, ENHANCED VIDEO
La recensione
FORMAZIONE:
Agostino Marangolo (batteria gretsch, piatti ufip, percussioni), Massimo Morante (chitarra elettrica 6 e 12 corde, chitarra acustica 6 e 12 corde, voce solista, pedaliera effetti speciali, chitarra slide, amplificazione acoustic, chitarra con archetto, voce su "Notte" e su "...E suono rock"), Fabio Pignatelli (basso elettrico fender con e senza tasti, chitarra acustica su "Le Cascate di Viridiana"), Claudio Simonetti (roland sinthetizer system 100, mini moog, mellotron, organo elka x 55, hammond B3, omni arp, gran piano stenway, piano fender, tastiera elex, logan string orchestra, voce su "Notte") Il sax su ".....E Suono Rock" e di Antonio Marangolo
 
E' il secondo disco non legato a nessun film (il primo è Roller), anche se alcuni brani hanno fatto parte successivamente delle colonne sonore dei film Wampyr (Martin) di Romero e L'altro inferno di Stefan Oblowsky (Bruno Mattei). E' l'unico album cantato (da Massimo Morante, il bello del gruppo, al suo esordio sia come cantante che come autore dei testi). Claudio Simonetti alle tastiere (dal vivo non ha mai usato l'organo Hammond, ma una tastiera che lo riproduce fedelmente), voce su Notte. Anche se musicalmente ineccepibile è stato il più grande fallimento commerciale dei Goblin. Il difetto del disco consiste nella discordanza tra la timbrica dei suoni e la voce di Massimo che, nelle successive prove da solista, si è rivelato invece un ottimo cantante. Il fatto è che i Goblin non avevano mai scritto musica per canzoni e questo esperimento rivelò totalmente la loro inesperienza. Infatti, i brani più riusciti sono quelli più strumentali, ossia … E suono rock, Le cascate di Viridiana e Notte. Pignatelli ha confessato che, mentre li componeva, nella sua immaginazione li sentiva cantare da Peter Gabriel!!! Quest'album fu l'inizio della fine per i Goblin: i componenti iniziarono a litigare sulla direzione da prendere; Marangolo e Pignatelli volevano continuare a fare musica da film (già con il fiasco commerciale di Roller capirono che il destino del gruppo era segnato: o colonne sonore o niente), perché ormai il pubblico li riconosceva soltanto così. Tuttavia la colonna sonora del film Zombi riportò l'armonia in seno alla formazione, dopodiché Simonetti lasciò il gruppo e allora anche Argento li mollò. Parliamo ora dell'album. Prima di tutto per Morante il "bagarozzo" non è un insetto, bensì un essere sbandato. Ai tempi dell'album si usavano chiamare così i personaggi più ripugnanti e squallidi, anche perché il bagarozzo è un insetto piuttosto schifoso. "Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark" è la storia cantata sotto forma di favola, della purificazione di un ragazzo drogato attraverso una serie di prove e di itinerari da esplorare. Il gruppo (forse l'unico nel panorama rock di quegli anni contrario a qualsiasi tipo di droga) precorse un po’ i tempi su un problema scottante, perché, allora, i morti per eroina non erano così numerosi come oggi. Morante lo troviamo in veste di scrittore delle liriche, perché nessuno dei parolieri contattati dal gruppo si sentiva in grado di scrivere testi per le loro canzoni. Il chitarrista interpreta le liriche, brano per brano, nel seguente modo:
Mark il bagarozzo. Le parole "il fiore", "il polline" sono una metafora: rappresentano la droga che attecchisce ovunque in una società buia e autodistruttiva. Le parole "Mark, aiutami, portami via" significano che Mark si rivolge alla sua coscienza, ha otto zampe nere, le ali e può uscire dal suo tunnel, da un mondo senza pietà. Terra di Goblin non significa nulla. E' il luogo in cui ipoteticamente Mark vive. Il protagonista s'interroga sulla sua coscienza, se valga la pena vivere come gli esseri maledetti della Terra di Goblin o secondo le leggi della sua coscienza. Opera magnifica è un'autocitazione per esaltare le qualità del gruppo. E' un brano dedicato ai loro fans. Il Ragazzo d'argento è Mark, che comincia a diventare un bravo ragazzo. E' d'argento perché non si può certo affermare che sia un ragazzo d'oro. La danza è una presa in giro della situazione di Mark in preda all'effetto dell'eroina in un universo di drogati. Notte tratta il tema del rapporto infido con lo spacciatore, della ricaduta, del buco. Le tre ultime battute si riferiscono ad un passo biblico di Cristo che dice a San Pietro: "Prima che il gallo canti tre volte mi avrai rinnegato". I Goblin hanno cambiato il numero "tre" in un numero senza significato, "duecentotrentacinque", dopodiché il protagonista tornerà dallo spacciatore ricadendo nell'eroina. Mark è tentato dal diavolo da una parte e dalla sua coscienza dall'altra che poi rinnegerà come San Pietro rinnegò Cristo. Le voci sono di Massimo Morante e Claudio Simonetti. Nella nuova edizione è stato inserito un bonus video track in mpg di 4:36 minuti con un'intervista ai Goblin fatta l'inverno scorso negli studi della Cinevox a Roma con l'aggiunta di riprese fatte negli studi di Simonetti durante le registrazioni di NON HO SONNO.  
 
Tutto sommato, secondo il mio punto di vista, un bellissimo album.
Demetrio Cutrupi