FEDERICO FASCE - ANTADE (DEMO)
 

 
Label : ?
Anno pubblicazione : 2003
Valutazione :
Rarità :
 
Lista dei brani/Tracks list
01 SPHERE
02 HORIZONS
03 HEARTH
04 DRIVE
05 ANTADE
06 SHADOWLAND
07 RICORDI
08 OPEN SPACES
09 FEAR
10 HEARTH 2
11 OMEGA
12 ANTADE 2
La recensione/The review
Formazione:
Federico Fasce, chitarra basso, synth, programma Cool Edit Pro della Syntrillium per elaborare i file wave, programma Cakewalk Pro Audio 8.0 per elaborare i file Midi;
Andrea Rinaldi, chitarre.
 
 
E’ l’opera, a mio avviso, più interessante allestita da Federico Fasce. Si tratta di un affresco rigoglioso di sospesi paradisi elettronici, “macchiati” qua e là da profumi rock dell’eccellente chitarrista Andrea Rinaldi e da cremose correnti classiche.
Ad aprire il disco è la drammatica Sphere, contrassegnata dagli accordi sinistri, tragici ed imponenti della chitarra di Rinaldi e delle tastiere di Fasce.
Federico e Andrea si immergono senza pudori nel rock con Horizons e Shadowland, in cui sfilano arroventati assoli della chitarra elettrica su solide fondamenta ritmiche.
Difficile superare la melodia di Hearth, soave ed eterea, che rapisce l’ascoltatore in un morbido abbraccio, per trasportarlo là, dove vive la fantasia Fasce, fino a raggiungere lo stato d’animo e le emozioni provate dal musicista nel preciso istante in cui ha composto il brano; la serie di variazioni con cui viene elaborata Hearth 2 è un esempio di grande classe esecutiva.
Drive si svolge all’insegna di un rock dal ritmo incalzante e vertiginoso in cui è la chitarra rovente di Rinaldi a farla da padrone. L’apice della tenerezza si ha con Antade, la title track, elegante e classica… una gemma purissima.
In Ricordi le melodie, arrangiate con grande accortezza, non sono mai state così brillanti e toccanti… un capolavoro di perfezione romantica.
Il cesello minuto delle forbite armonie di piano e synth ed il sound cristallino delle chitarre elettriche conferiscono ad Open Spaces un’intensità di mistica ascesi.
Gli accordi minacciosi forgiati dal clavicembalo, dall’organo da chiesa e dalla chitarra elettrica generano Fear, oscuramente profetica.
I ritmi in Omega, sempre presentissimi, sono al servizio di un suono più intimo.
Le atmosfere magiche e oniriche e le melodie vellutate che popolano Antade 2 concludono un disco di raro fascino, con il quale Federico Fasce conferma il suo status di melodista sopraffino e al tempo stesso indefesso ricercatore di armonie “rock-elettronico-classiche” sempre più suggestive.
 
 
Un’opera contesa tra brani di sconfinata dolcezza e di delicatissime emozioni e brani in equilibrio fra rock e dinamica, fra spazio e ritmo.
 
 
Da applausi.
Demetrio Cutrupi